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I nostri allievi 12-19 anni girano il film/saggio sulla seconda guerra mondiale




Dal diario di Clarissa Stirpe delle prove e del film “Quando c’era Pippo”:


“Quando c’era Pippo” è uno spettacolo teatrale della compagnia Occhisulmondo, scritto dalla nipote della vera protagonista di questo spettacolo.

“Quando c’era Pippo” racconta la realtà degli adolescenti italiani degli anni 40, costretti a subire le atrocità della guerra, senza nemmeno essere pienamente consapevoli di queste atrocità, tanto da giocare, ridere e scherzare su qualsiasi evento gli capitasse. I protagonisti sono Giulia Re ed Emilio Oldoni, due nomi veri nella storia, che hanno vissuti gli anni del fiore della giovinezza in guerra, con un’unica arma contro di essa: la loro innocenza.

Anche loro, come noi nel 2021, causa pandemia, hanno a che fare con restrizioni severe. Ecco, forse le loro erano più severe. Come le sanzioni, di un valore di gran lunga più pesante. Come diceva ad ogni lezione il mio maestro: ‘se oggi ci beccano alle 23.00 in strada ci condannano a 400€ di multa, allora la condanna sarebbe stata di morte’. Senza troppe sentenze, senza tempo e sentimento, in un attimo, come dice Giulia Re, “non c’eri più”.

Eppure si rideva e si scherzava con niente, come se si avesse tutto, e lo spettacolo, la storia e i personaggi, vuole e deve trasmetterci questo: il coraggio e la forza di farsi strada con un sorriso, con un gioco e con uno scherzo, a faccia a faccia con la guerra.

Giulia ed Emilio sono stati adolescenti proprio come noi, che con la nostra arte studiamo la loro storia, ma che non conosciamo, purtroppo, la loro forza. Perché oggi abbiamo tutto, e possiamo fare tutto, mentre Giulia ed Emilio conoscevano ben poco della libertà, ma erano così felici, più di noi.

Dobbiamo imparare attraverso la loro storia il significato di questa libertà che a noi per merito loro ci è stata regalata. Studiare questo spettacolo è un dono prezioso per la nostra età.

Il nostro studio sul testo durante l’anno è stato particolare, la nostra attenzione si è focalizzata sulle atmosfere di ogni atto. Che riflettendo ad oggi, molte delle atmosfere sembrano dover essere cambiate o addirittura individuate tutte daccapo, dato che per molte modifiche di regia, sono cambiate tante intenzioni e, in maniera molto chiara, tante atmosfere. D’altro canto, le atmosfere sono a braccetto con le intenzioni dei personaggi, così come noi le abbiamo studiate.

Ho pensato a quanto il concetto di atmosfera è diverso ora che non studiamo più solo il testo e le prime composizioni in scena, ma abbiamo costruito una struttura, tanto salda da essere flessibile per qualsiasi ultima modifica. Si conosce, e tutti noi ce l’abbiamo ormai dentro. Avendo costruito una struttura, una musica ed una danza, effettivamente, soprattutto da pubblico, le atmosfere che si percepiscono ora, alcune, sono ben diverse dalle prime individuate e impostate. Sicuramente, questo è normale e naturale, cioè, un lavoro, soprattutto un primo studio come questo nostro, delle atmosfere sul testo, non può e non deve rimanere saldo, ma anzi, deve evolversi sempre di più. E infatti, tra tutti i film girati fino ad adesso, (sono stati girati 11 film"Quando c'era Pippo") la struttura e la storia insieme alla struttura si sono evoluti notevolmente. [...]


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